Come funziona lo sbiancamento dentale

Lo sbiancamento dentale è uno dei trattamenti estetici oggi più richiesti: grazie a questa procedura, infatti, è possibile ottenere un sorriso candido e smagliante con risultati sorprendenti e durevoli nel tempo.

Una seduta di sbiancamento dentale, generalmente, ha una durata di 30-40 minuti e dev’essere preceduta da una sessione di igiene dentale propedeutica alla procedura. Mediante l’igiene, infatti, vengono eliminati residui di placca e tartaro presenti sui denti ed eventuali macchie dovute a fumo, caffè e altri agenti esterni.

La procedura classica in poltrona consiste nell’applicazione di un gel a base di perossido di idrogeno o carbammide sulla superficie dei denti naturali; la reazione chimica che si sprigiona durante il contatto porta alla liberazione di molecole di ossigeno in grado di neutralizzare macchie e discromie, realizzando così uno sbiancamento totale e omogeneo.

Le tipologie di sbiancamento dentale

Lo sbiancamento dentale può essere di due tipi, in base al luogo dove viene effettuato:

  •    sbiancamento in poltrona (In-office bleaching);
  •    sbiancamento domiciliare (Home bleaching).

 

Entrambe le procedure, seppure differenti, prevedono la presenza di un dentista professionista e non sono da assimilare a sistemi di sbiancamento fai-da-te come strisce e penne sbiancanti.

Lo sbiancamento dentale in poltrona, come già detto in precedenza, prevede l’utilizzo di un gel a base di perossido di idrogeno o carbammide. Mediante un sistema laser, il gel viene attivato e porta a termine la sua azione sbiancante.

Lo sbiancamento domiciliare, a differenza del precedente, non comporta l’impiego di tecnologia laser, è meno invasivo e altrettanto duraturo. La procedura consiste nel prendere un calco delle arcate dentarie del paziente per poi costruirgli una mascherina su misura in silicone morbido, all’interno della quale verrà inserito giornalmente un certo quantitativo di gel al perossido di idrogeno. Indossando quotidianamente la mascherina per il numero di giorni e ore definito dal dentista, sarà possibile ottenere una dentatura candida ed esteticamente perfetta.

Pro e contro dello sbiancamento

Lo sbiancamento domiciliare, sostanzialmente, non ha effetti indesiderati se non il fastidio di dover prolungare il trattamento per alcuni giorni, ma è assolutamente indolore e non porta danni di nessun tipo al paziente.

Lo sbiancamento in poltrona, invece, può portare dei leggeri fastidi durante la seduta e un’ipersensibilità a denti e gengive post-seduta. Inoltre, a causa dell’impiego del laser, non può essere effettuato da malati cronici o da donne in stato di gravidanza o allattamento.

Il maggior vantaggio di questo tipo di procedura è l’immediatezza: in caso di un evento imminente o dell’impossibilità di effettuare il trattamento per un tempo prolungato, con questo tipo di sbiancamento è possibile ottenere denti bianchissimi nel giro di un’ora.

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