Per ottenere denti bianchi e davvero puliti, l’igiene orale quotidiana è fondamentale, come lo è andare periodicamente dal dentista per la pulizia, o detartrasi. Esiste tuttavia anche un altro trattamento al quale ci si può sottoporre, anche per motivi estetici: lo sbiancamento professionale. Di cosa si tratta, esattamente?
Cos’è lo sbiancamento dentale
Lo sbiancamento è necessario per schiarire e portare al bianco più neutro, la superficie dei denti. In natura, infatti, essi si presentano in varie tonalità prevalentemente di giallo e grigio e tendono a scurirsi quando – per esempio – si è subita una cura canalare, o devitalizzazione.
Per ottenere risultati professionali e più duraturi è sicuramente consigliato rivolgersi a un dentista. Esistono infatti rimedi fai da te, che tuttavia non sono consigliati per diverse ragioni.
Strofinarsi il bicarbonato sui denti o usare le foglie di salvia o limone, come spesso si legge su blog e siti non specialistici, può certo schiarire la superficie dei denti, perché ne erode lo smalto. Se si persevera con questi metodi, se li si ripete spesso, l’abrasione dello smalto può diventare importante ottenendo così il risultato opposto a quello desiderato: denti bianchi ma con piccole macchie più chiare e senza più la protezione assicurata dallo smalto.
Esistono poi altri rimedi da farmacia, come dentifrici sbiancanti o strisce adesive: sono più delicati ed efficienti, anche se non garantiscono i risultati di un professionista. I dentifrici, in particolare, o i gel che contengono lo sbiancante perossido di carbammide, se usati con troppa frequenza, possono anch’essi danneggiare lo smalto dentale. Sono quindi adatti per correggere piccole discromie e per brevi periodi di trattamento.
Sbiancamento dentale professionale
Una tecnica per rendere i denti bianchi in modo professionale è lo sbiancamento a LED. Questo trattamento (che si esegue dopo un’accurata detratrasi) sfrutta l’azione di una luce fredda che, abbinata a specifici gel e paste sbiancanti, garantisce la rimozione di macchie e discromie anche consistenti. Tali discromie sono più comuni in chi beve regolarmente vino o molto caffè, bevande gassate e cibi acidi, oppure nei fumatori.
Quali sono i vantaggi di questo trattamento? Eccone alcuni:
- i denti ritornano bianchi, forse anche più del loro colore naturale;
- smalto e gengive non vengono danneggiati;
- la sensibilità dentale non viene alterata;
- non appena si finisce il trattamento, i risultati sono subito visibili.
Il trattamento, tuttavia, è sconsigliato in gravidanza, perché non esistono ancora studi approfonditi sui possibili effetti della cura sul feto.